post dalla pagina facebook di Connessioni per la Professione - Assnas per il Croas Veneto |
La comunicazione è uscita oltre che nel sito del CROAS, ma anche nei social (qui a fianco il post su facebook della lista "Connessioni per la Professione - Assnas per il Croas Veneto") e tra gli altri il 07/06/2021 anche su PadovaOggi. Nei giorni successivi è stato pubblicato il verbale di insediamento, al quale rimandiamo e che contiene anche in allegato la dichiarazione letta da Barbara Bellotto quale espressione del pensiero di chi è stato eletto nel gruppo di #CambiamoStile [nota: trovi la dichiarazione completa di Barbara anche nella parte finale del presente post].
Ma com'è stata la prima seduta di Consiglio? Un'ora e mezza in cui ci si è brevemente presentati reciprocamente tra componenti del Consiglio (rinnovato per 2/3 rispetto al precedente) e da parte del gruppo di "maggioranza" sono state presentate le 4 proposte per ricoprire le cariche.
Spiace un po' a dirlo, ma non abbiamo trovato alcun margine di confronto e discussione in merito a chi eleggere nell'ufficio di presidenza.
E forse un primo segnale ci era già arrivato dalle dichiarazioni a commento delle elezioni da parte di Mirella Zambello, che nel comunicato del CROAS ripreso da RovigoOggi.it del 24/05/2021 sottolineava la conferma con il voto della maggioranza uscente e lo si è percepito nella sostanziale assenza di un confronto in merito ad alcune riflessioni che abbiamo cercato di portare all'interno della seduta di Consiglio, che d'altra parte è stata limitata a un'ora e mezza, comprensiva delle procedure elettorali a voto segreto.
Notizia del 07/06/2021 da PadovaOggi |
Nella discussione che ha preceduto le votazioni è stata presentata la proposta "secca" dei 4 nominativi per le 4 cariche, senza particolari margini di discussione né di confronto sulle riflessioni che abbiamo cercato di portare. Più che accordarsi su nominativi specifici, ci interessava portare un confronto sulle caratteristiche di chi assume le responsabilità delle cariche e una preliminare illustrazione dei contenuti programmatici proposti o su cui convergere.
- la individuazione non tanto di nomi specifici per le singole cariche, ma di alcuni profili che potessero rispondere ad alcuni criteri a nostro parere importanti per ricoprire i ruoli di rappresentanza;
- una minima discussione e confronto sugli orientamenti programmatici che possano orientare e guidare il CROAS nei prossimi anni.
Nell'insediarci all'interno del Consiglio, come gruppo che
si è riconosciuto attorno all'hashtag #CambiamoStile, dichiaratamente
ispirato al Manifesto per la comunicazione non ostile nella sua
declinazione per la politica, ci piacerebbe che tale manifesto potesse
essere adottato da parte dei consiglieri, come guida nello stile di
servizio che si è chiamati ad adempiere per i prossimi 4 anni.
Uno
dei motivi che ha spinto molti a candidarsi è
stato il desiderio di avere un CROAS Veneto sempre più vicino
e prossimo a tutti gli iscritti, a partire da comunicazione,
trasparenza e azioni di coinvolgimento che vengono poste in essere.
L'adempimento formale di alcuni dettati normativi, ad esempio quelli
legati all'Amministrazione Trasparente o alla pubblicità degli atti, può
portare in sé un assolvimento sostanziale che, se ben valorizzato,
potrebbe altresì contribuire a ridurre la distanza tra l'Ordine e gli
iscritti. Crediamo sia compito del CROAS adoperarsi per risvegliare lo
spirito di appartenenza nella comunità professionale con azioni concrete
da realizzare in primis valorizzando le potenzialità di quelle
esperienze aggregative formali e informali già presenti (i
coordinamenti, le associazioni, i sindacati, i gruppi di lavoro, gli
spazi di incontro, anche virtuali...).
Nei giorni precedenti all'insediamento abbiamo letto
online le dichiarazioni della Presidente Mirella Zambello in merito
alle elezioni. Segnaliamo qui due passaggi che non ci
hanno convinto:
- un
primo punto riguarda il riferimento all'operazione di risanamento del bilancio del CROAS, lasciando implicitamente intendere di avere
ereditato un bilancio in passivo da parte della precedente consiliatura. Su questo auspichiamo una più attenta e puntuale pubblicazione nel sito tutti i bilanci degli anni
precedenti, in particolare quelli consuntivi, in modo che ciascun
iscritto possa prenderne visione in maniera autonoma per capire come
vengono spesi i soldi degli iscritti nel corso degli anni e anche delle
consiliature precedenti.
- inoltre sentire parlare di "maggioranza" richiama un approccio più divisivo che inclusivo, che forse poco si concilia con l'intento che siamo convinti spinga ciascun consigliere nella costruzione di un bene comune per la professione. Il nostro auspicio è quindi che possa esservi un superamento di tale modalità, attraverso un sincero ascolto da parte di tutti delle proposte fatte con spirito costruttivo. Conclusa la competizione elettorale, riconosciamo il valore che i differenti apporti e punti di vista portano allo sviluppo della professione; in tal senso riteniamo assolutamente sano che vi sia una partecipazione sempre più allargata anche da parte di chi ha altri tipi di esperienze e punti di vista, anche di esercizio della professione, vivendo come una ricchezza la complementarietà che può scaturire da reciproche contaminazioni. Convinti che sia più importante cosa viene fatto come CROAS che non chi concretamente "ci mette la faccia", confidiamo in una valorizzazione delle competenze che possono essere riconosciute, come d'altra parte già accaduto anche nel corso delle ultime consiliature, quando si è visto come possa esservi una fluidità di pensieri al punto che anche chi era entrato in Consiglio con movimenti di cosiddetta "minoranza" ha anche avuto modo nel tempo di ricoprire ruoli di rilievo (vedi ad esempio Stefania Bon e Marco Diliberti: la prima eletta nel 2009 con la "minoranza" e candidatasi poi nel 2013 e nel 2017 con la lista di AssNAS e che è subentrata come vicepresidente alla dimissionaria Laura Lo Fiego; il secondo eletto nel 2017 con la lista "Assistenti Sociali in Movimento" è divenuto Segretario nel 2020 ed ora è stato eletto nella lista di AssNAS).
Convinti che siamo tutti stati eletti per contribuire ad una migliore gestione del CROAS, avremmo auspicato ci si potesse prendere del tempo per confrontarsi costruttivamente assieme sull'individuazione delle cariche. Nel vivere l'importante passaggio per la Consiliatura ci interessava condividere una scelta frutto di un reale confronto comune che avesse portato all'individuazione di qualcuno disponibile a dedicare piene energie e tempo al delicato e importante ruolo di guida del CROAS, raccogliendo un più ampio consenso al fine di rappresentare tutto il Consiglio e non solo una parte dei suoi componenti.
Il nostro pensiero
Con il gruppo allargato che in questi mesi s'è aggregato attorno a
#CambiamoStile avevamo riflettuto approfonditamente in particolare in merito ai
profili per l'Ufficio di Presidenza. Era condivisa la linea di non porre il focus sui nomi,
ma sul fatto che a nostro parere per l'assolvimento delle funzioni di
rappresentanza sia fondamentale avere colleghi che possano impegnarsi
con ampia disponibilità di tempo e senza l'ombra di elementi di
eventuali "conflitti di interesse" che possano derivare da altri
incarichi ricoperti. Infatti crediamo che il CROAS debba esprimersi
in piena
libertà e con autorevolezza nei confronti degli organismi che
definiscono le politiche sociali, i riconoscimenti del ruolo e la
qualità della formazione. In tal senso auspicavamo che a presiedere
l’Ordine potesse esservi una persona capace di raccogliere il sostegno e
riconoscimento il più possibile ampio e diffuso, facendo sintesi delle
differenti sensibilità e diversità presenti in tutta la comunità
professionale. Riconoscendo l'esito delle elezioni
che hanno eletto 11 consiglieri della lista AssNAS, con cui siamo stati in
competizione, avevamo piena disponibilità a votare persone elette in tale lista e disponibili a impegnarsi con spirito di servizio e apertura, purché in particolare per ricoprire la carica di Presidente e
Vicepresidente, fossero persone:
- senza incarichi politici;
- senza incarichi di docenza nelle facoltà di Servizio Sociale del Veneto.
O al limite che, avendo simili incarichi, fossero disponibili a rinunciarvi.
Siamo ben consapevoli del fatto che non vi è alcuna incompatibilità formale tra gli incarichi di presidente (o altre cariche del CROAS) e altri ruoli elettivi e incarichi politici (p.e. sindaco, assessore, consigliere, deputato...), né pure per collaborazioni a vario titolo con le sedi universitarie. Sono libere scelte individuali, ma a nostro parere toccano aspetti relativi all'opportunità di svolgere alcune funzioni in modo libero e svincolato da possibili condizionamenti e interessi, o quantomeno, anche per non dare adito ad altri di potervi pensare. Inoltre crediamo possa anche risentirne il tempo che si ha da dedicare all'ordine che può essere limitato da quello che richiede altri contestuali incarichi.
Ma sono scelte personali, che rispettiamo e di cui prendiamo atto, per quanto inevitabilmente comportino conseguenze nelle nostre valutazioni "politiche". Ricordiamo solo nelle passate Consiliature Vittorio Zanon che nel 2013 si era dimesso dalla vicepresidenza dell'associazione ASit Servizio Sociale su Internet dopo essere stato eletto presidente del CROAS e Laura Lo Fiego che nel 2017 ha rinunciato all'incarico di segretaria regionale di AssNAS dopo essere stata eletta vicepresidende del CROAS.
Spiace che le nostre osservazioni non abbiano aperto alcuna sostanziale disponibilità al confronto nel merito, per cui ci siamo ritrovati a "subire" il nostro essere minoranza, che cerca di portare alcune idee divergenti ma costruttive, e abbiamo "agito" il voto indicando alcuni nominativi per la presidenza e vicepresidenza che fossero espressione della maggioranza ma che rientravano come profilo nei criteri proposti e che avessero competenza e spessore per poter ricoprire a nostro parere tali cariche. Ecco quindi il segnale di Franca Bonin come possibile presidente (in quanto già presidente del CROAS Veneto e vicepresidente del CNOAS) e Marco Diliberti come vicepresidente (per esperienza nel CROAS e in UDP e anche per rappresentare gli iscritti alla sezione B dell'Albo). Coerentemente a ciò abbiamo sostenuto come segretario Tobias Voltan (per la sua serietà, competenza e esperienza maturata come consigliere CROAS Emilia Romagna e consigliere CNOAS). Per l'incarico di tesoriere abbiamo voluto dare il sostegno alla candidatura di Luca Binotto, riconoscendo comunque che tale proposta rientrava nei criteri di profilo delle candidature che avevamo individuato.
Tutte notizie pubbliche, che proviamo a sintetizzare di seguito.
Incarichi di Mirella Zambello
Presidente del CROAS Veneto è stata eletta (con 11 voti su 15) Mirella Zambello, già presidente del precedente mandato, assistente sociale l’INAIL del Veneto
- Incarichi attuali:
- dal 2021 direttrice master in Direzione, coordinamento e management dei servizi sociali c/o Ca’ Foscari Challenge School di Venezia
- da settembre 2020 consigliera comunale c/o Comune di Villadose (RO)
- da luglio 2019 assessora al Welfare c/o Comune di Rovigo
- da luglio 2017 presidente CROAS Veneto
- dal 2016 (?) presidente associazione di volontariato Nihal di Rovigo
- dal 2011 Funzionario socio-educativo presso l’INAIL Veneto, con riconoscimento di P.O.
- dal 2007 docente a contratto c/o Università di Padova
- Incarichi precedenti:
- vicepresidente AssNAS dal 2015 al 2019
- docente presso l'università Ca' Foscari di Venezia dal 2002 al 2004 e dal 2011 al 2018
- consigliera CNOAS dal 2005 al 2009
- presidente del CROAS Veneto dal 2001 al 2005
- dal 1998 al 2005 eletta nel CROAS Veneto
- dal 2000 al 2010 sindaco del Comune di Villadose (RO)
- dal 1996 al 2000 assessore ai Servizi Sociali del Comune di Villadose (RO)
- Altre candidature:
- candidata a elezioni CROAS Veneto con lista AssNAS-SUNAS nel 2013 (non eletta)
- candidata consigliere alle elezioni regionali del Veneto nel 2015 per il Partito Democratico (non eletta)
- candidata al Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Assistenti Sociali del Veneto nel 2021 (non eletta)
Per maggiori approfondimenti ecco alcuni link al CV:
- dal sito del Comune di Villadose (vedi anche lo screenshot sottostante)
- CV per le elezioni CROAS 2021
screenshot dal CV di Zambello presente nel sito del Comune di Villadose |
Incarichi di Marilena Sinigaglia
Vicepresidente è stata eletta (con 11 voti su 15) Marilena Sinigaglia, docente a contratto all’Università Ca’ Foscari di Venezia, assistente sociale presso l'Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Venezia.
- Incarichi attuali:
- dal luglio 2017 eletta consigliera nel CROAS Veneto (tesoriera fino a maggio 2021, da giugno 2021 vicepresidente)
- dal 2011 docente a contratto c/o Università Ca' Foscari di Venezia Padova dal 2007
- dal 2000 assistente sociale presso l'Ufficio di Servizio Sociali Minorenni di Venezia
- Incarichi precedenti:
- settembre 2017-agosto 2018 assegno di ricerca c/o Università Ca' Foscari:
- dal 2001 al 2013 eletta nel CROAS Veneto (consigliera nei mandati 2001/05, 2005/09, vicepresidente nella seconda parte del mandato 2009/13)
Per maggiori approfondimenti ecco il link al CV:
screenshot dalla relazione dell'assegno di ricerca di Marilena Sinigaglia |
La dichiarazione letta da Barbara Bellotto in Consiglio
Come detto sopra, riportiamo qui di seguito la dichiarazione che ha letto Barbara Bellotto nella seduta di insediamento, il 04/06/2021:
Guardiamo con grande interesse all'esperienza che si apre e pensiamo che, sebbene, come ribadito dalla Presidente Zambello, in una intervista apparsa sul “RovigoOggi.it” del 24/5/2021, “il voto ha confermato la maggioranza uscente”, noi di #cambiamostile non ci sentiamo un gruppo di e in minoranza, e questo perché:
- se è pur vero che l’esito delle votazioni ha visto eletti solo 4 della nostra lista, i nostri candidati hanno ottenuto ben 5346 preferenze, sul totale di 10.699 preferenze espresse, pari al 49,96%.
- Il numero di nostri consiglieri eletti è probabilmente dipeso anche dalla decisione di aprire ad una platea di candidati superiore al numero massimo di posti di consiglio. Questa però è stata per noi una risorsa, più che un limite, che esprimeva la vitalità ed il desiderio di partecipazione;
- perché siamo soddisfatti del risultato raggiunto in neppure un mese di avvio dei primi contatti, che hanno visto progressivamente confluire, attorno allo slogan #cambiamostile, tanti e tante colleghi/e desiderosi di esprimere un pensiero articolato, innovativo e, al contempo, inclusivo;
- perché siamo comunque presenti in Consiglio, nonostante la fatica di stare in una competizione con tempi ristrettissimi, in cui non è stato possibile inserire il programma nel sito dell’Ordine, come invece avvenuto per le elezioni dei consigli di Emilia Romagna e Sardegna, con le difficoltà interpretative rispetto “all’idoneità” nel formato dei nostri CV, aspetti questi che talvolta ci hanno indotto a pensare che la competizione veniva vissuta più come un disturbo che non una opportunità di sviluppo dialettico su pensieri anche divergenti.
- perché ci sentiamo e siamo espressione di un gruppo di pensiero, proposta e confronto che ancora esiste e anzi, ha tratto nuova linfa dalla recente esperienza elettorale, vedendo rinforzata la propria voglia di partecipazione. Ne consegue che le nostre 4 posizioni sono espressione di un gruppo ben più ampio, condiviso con gli altri 17 candidati e una base ancora più estesa, di confronto e di supporto;
- non siamo minoranza perché, nonostante tutto, pensiamo di avere alcuni punti, non tanti, ma sufficienti, in comune con il gruppo di “maggioranza” per poter trovare un accordo operativo che ci permetta di lavorare insieme, pur nella diversità di approcci.
Riteniamo infatti che questo Consiglio sia chiamato ad incidere in modo determinante sui temi salienti che interessano la professione, quali: la formazione, le condizioni di esercizio del ruolo e il futuro delle politiche sociali, l’immagine della professione e un adeguamento ai tempi.
Per svolgere al meglio questo compito è necessario che il Consiglio si possa esprimere in piena libertà e con autorevolezza nei confronti degli organismi che definiscono le politiche sociali, i riconoscimenti del ruolo e la qualità della formazione.
Come gruppo sottolineiamo l’importanza che Presidente dell’Ordine sia una persona che abbia il sostegno e riconoscimento il più possibile ampio e diffuso. In considerazione della funzione di rappresentanza della professione, debba fare sintesi delle differenti sensibilità e diversità presenti in tutta la comunità professionale, dedicando prioritariamente le proprie energie per i prossimi 4 anni all’interesse della Professione.
Pur riconoscendo la netta affermazione elettorale numerica dei candidati afferenti alla lista “Connessioni per la professione – AssNAS”, sentiamo tuttavia la responsabilità di portare la voce e l’espressione quella parte dei colleghi che ci hanno votato e hanno sostenuto le nostre proposte, ma anche del 60% dei colleghi che non hanno partecipato al voto. In tal senso siamo disponibili a votare chi possa impegnarsi con tale spirito di servizio e apertura.
Per questo motivo riteniamo che per assumere le funzioni proprie dell’Ufficio di Presidenza, in particolare per i profili di Presidente e Vicepresidente, si debbano individuare delle candidature che:
- non abbiano incarichi politici negli Enti locali (Comuni, Province o Regione) del Veneto, per poter richiamare con assoluta autorevolezza ed autonomia sia la Regione a programmare e proporre politiche sociali effettivamente orientate all'inclusività, ma anche le Amministrazioni Locali ad un conforme esercizio delle stesse e al corretto “utilizzo” di assistenti sociali, sia di ruolo, che dipendenti di cooperative o in qualità di liberi professionisti.
- non abbiano altresì incarichi di docenza nelle facoltà di Servizio Sociale del Veneto, al fine di poter esprimere, con piena libertà di pensiero e senza condizionamenti legati al “doppio mandato”, le proprie attese e rivendicazioni nel ribadire e contrattare scelte di qualità nei percorsi formativi universitari per le/gli assistenti sociali.
Chiediamo infine che gli iscritti siano sempre informati delle date degli incontri del Consiglio, da aprire, come da regolamento, all’accesso agli iscritti; al contempo chiudiamo che vengano resi subito pubblici i verbali del Consiglio, debitamente stesi con richiami dettagliati ai contenuti dei diversi interventi.
Siamo certi quindi che si aprirà un percorso di collaborazione in sintonia per raggiungere risultati importanti per il futuro dei professionisti che qui rappresentiamo.
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